TUCSON, ARIZONA – All’Emerge Center Against Domestic Abuse (Emerge), crediamo che la sicurezza sia il fondamento per una comunità libera dagli abusi. La decisione della Corte Suprema dell’Arizona del 9 aprile 2024 di sostenere un divieto di aborto vecchio di un secolo metterà in pericolo milioni di persone.
Solo poche settimane fa, Emerge ha celebrato che il consiglio dei supervisori della contea di Pima ha dichiarato aprile mese della sensibilizzazione sulle aggressioni sessuali. Avendo lavorato con vittime di violenza domestica (DV) per oltre 45 anni, comprendiamo quanto spesso la violenza sessuale e la coercizione riproduttiva siano utilizzate come mezzo per affermare potere e controllo nelle relazioni violente. Questa legge costringerà le sopravvissute alla violenza sessuale a portare avanti gravidanze indesiderate, privandole ulteriormente del potere sul proprio corpo.
Come tutte le forme sistemiche di oppressione, questa legge rappresenterà il pericolo maggiore per le persone che sono già le più vulnerabili. Il tasso di mortalità materna delle donne nere in questa contea è quasi tre volte quello delle donne bianche. Inoltre, le donne nere subiscono coercizione sessuale in misura doppia rispetto alle donne bianche.
“Queste disparità non potranno che aumentare quando allo Stato sarà consentito forzare le gravidanze”, ha affermato Anna Harper, vicepresidente esecutivo e responsabile strategico di Emerge. “Con la mancanza di umanità riservata ai casi di stupro e incesto e la creazione di ulteriori rischi nelle situazioni di DV in generale, questa sentenza ha implicazioni di vasta portata”.
Le decisioni della Corte Suprema non riflettono le voci o i bisogni della nostra comunità. Dal 2022, c'è stato uno sforzo per portare al ballottaggio un emendamento alla costituzione dell'Arizona. Se approvata, annullerebbe la decisione della Corte Suprema dell’Arizona e stabilirebbe il diritto fondamentale all’aborto in Arizona. Qualunque sia la strada che sceglieranno per farlo, speriamo che la nostra comunità si schiererà con i sopravvissuti e utilizzerà la nostra voce collettiva per proteggere i diritti fondamentali.
Insieme, possiamo aiutare a restituire potere e libero arbitrio ai sopravvissuti che meritano ogni opportunità di sperimentare la liberazione dagli abusi.